mercoledì 26 ottobre 2011

Perchè e se assurdi

Può essere che in ogni cosa accada in questo fantastico mondo:
1) ci si chieda sempre perchè accade
2) si ipotizza sempre un avalanga di "se qua" e "se là"
3) si pensa solo alle dinamiche del fatto
4) e  poi - spessissimo- si rendano importantissime solo le cose negative  ???

Mi spiego meglio, perchè potrei essere accusata di ipocrisia.
Sono una persona curiosa, che approfondisce sufficientemente i fatti che accadono, ma che di fronte a certi fatti umani, non mi chiedo perchè. Proprio non me lo chiedo, e non voglio che questo accada mai.
Ieri andando a lavoro ascoltavo la radio, e mi sono imbattuta in un intervista a non so che cronista sportivo, che in merito alla tragica morte di Simoncelli se ne usciva con "e se non avesse intrapreso questa carriera, ora non sarebbe finita così". beh, girato subito.
Bah, finiamola con il fare lo screening a tutto ciò che accade. Mi dà voltastomaco, sembra che non ci sia meglio che parlare di dinamiche e fatti, senza andare a fondo a toccare la sostanza di quanto accaduto.
Non è un attacco ai giornalisti - che per vivere si adeguano a ciò che piace alla gente - , ma a quella schiera di persone che continuano a interessarsi solo di apparenze e dolore degli altri, senza mezza immedesimazione. Perchè se così fosse spegnerebbero la tv, e lascerebbero perdere tutto il mediatismo che gira attorno a queste vicende.
Pensiamo invece che una giovane vita se ne è andata, che probabilmente quando è accaduto era felice e che il dolore di chi rimane non può essere pesato da un cronista, il dolore è così personale che va rispettato.
Non serve curiosare nelle vite altrui per avre un riscontro di essere vivi !!!
Pensiamo anche che mentre respiriamo, proprio in questo istante, tante altre persone di cui non conosciamo nome, passato, parenti, ecc, ecc, ... stanno spirando. Pensiamo anche a questo prima di enfatizzare e glorificare la morte. Che poi cosa porta tutto ciò ????

Liberiamoci dai perchè e dai se, e viviamo un po' di più!!!

martedì 18 ottobre 2011

Intuizione e servitù

"La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo.
Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono" Albert Einstein

Con queste parole voglio riflettere a freddo oramai, su quello che è successo sabato.
Condanno i disastri, la violenza, la distruzione, la maleducazione, la mancanza di rispetto, il profondo antispecismo, l'ignoranza di chi ha distrutto una città, colpendo ogni singolo cittadino.
Però il danno maggiore che è stato fatto è legato alla disinformazione che si è venuta a creare sui cortei che hanno sfilato pacificamente. La notizia del disastro ha prevaricato l'effettivo scopo che quei cortei volevano avere, è come se li avesse cancellati, ogni buona intenzione fumata. Rimangono gli echi del resto del mondo che rincuorano...almeno quelli...
E quindi Einstein aveva ragione, sabato hanno agito diverse menti razionali, che si sono rese incosciamente "servo" di una casta che ci vuole esattamente così, e che ci vuole far ignorare gli effettivi problemi che ci sono.
...non so se la mia sia una giusta INTUIZIONE, ma lo spero tanto...






venerdì 14 ottobre 2011

Parliamo di belle cose

Quanta negatività anela il mondo e il vissuto quotidiano.
Se ci poniamo dall'alto ad osservare conversazioni, rapporti, sensazioni, scopriamo che poche sono le cose positive che trapelano. Ne avevo già parlato, non sopporto le lamentele, ed è così che sempre dall'alto vedo che moltissime persone si lamentano e non fanno nulla per fare la differenza e cambiare rotta.
Perchè tant'è che se ci si lamenta bisognerebbe avere il coraggio di cambiare, ma sembra che dentro i propri dispiaceri, rabbia, delusioni si stia bene. Insomma si vuole migliorare, però non si vuole cambiare.
Il cambiamento prevede spesso sconvolgimenti di ritmi e abitudini, andare incontro a critiche e giudizi. E molte, moltissime persone non ce la fanno, e continuano a fare quello che facevano prima continuando a lamentarsi.
Io non ne posso più di sentire lamentarsi la gente, forse non ne posso più di sentirmi oppressata da queste lamentele, non sono le persone ma i contenuti di queste lamentele a pesare.
Cerco sempre di impegnarmi ad avere una visione a 360 gradi, questo sì. E mi viene spontaneo star vicino a chi sta male. Ma le lamentele senza fondamento, e che dietro di sè non hanno un'intenzione a migliorare non mi piacciono, s'è capito??? La soluzione c'è, basta volerla e lei arriva.
E di negatività non voglio saperne oggi. E' stato un bellissimo sogno che mi ha sorpreso stanotte a darmi una bella luce. Il sogno era ambientato durante  un concerto acustico dei Rem, con la mia amicona Mari sedute in seconda fila, e  Michael Stipe è sceso a salutare il pubblico e mi ha abbracciata forte 2 volte, e io gli ho parlato inglese dicendogli quanto lo apprezzo! ma mi vedete, io che gli parlo speditamente in inglese???
Beh, qualcosa vorrà dire poi se accesa la radio in macchina me li sono ritrovati lì ad incantarmi con la loro musica ^^ assieme a una giornata bellissima con un sole splendente, che di più non si può! E dopo lavoro una tappa da Dani con consegna di un pezzo di torta e il pane che s'è persa ieri sera, poi da Francy per un caffè e 4 chiacchere spensierate, infornato il pane, pulito casa, e infine due dolci per pranzo e cena di domani!!!
Reduce da una bellissima cena di ieri sera, con una coppia di amici, prettamente vegetariana, tutto a base di zucca tranne il dolce! Questo il menù:
- salsa di zucca e noci ad accompagnare il mio primo pane cucinato ieri, con la mia pasta madre ^^
- sformatino di patate, scamorza e zucca con burro fuso e salvia
- risotto con la zucca, con riso semi-integrale
- sorpresa di tomino avvolto in zucca con erba cipollina
- infornata di patate e zucca al rosmarino
- torta croccante di cioccolato e ricotta, questa qui di Glo83

Sono ancora estasiata dalle soddisfazioni che ho avuto....e dal calore che ho ricevuto ^^
A dare calore se ne riceve immensamente e di più....

Carica così spacco tutto nel weekend, che dite???

martedì 11 ottobre 2011

Piccolo decalogo di buone maniere

Cose da non chiedere o affermare a un vegetariano quando lo vuoi invitare a cena:

- mangi affettati??? 
sbaglio o sono carne? quando tu li mangi pensi siano una foglia di lattuga?
- mangi pesce, vero?
ma il pesce poverino di cos'è fatto, plastica???
- non cosa prepararti, dar da mangiare a un vegetariano è difficile....
sì certo, perchè un mangiatutto si sveglia e mangia carne, poi per pranzo un giorno carbonara, l'altro ragù, alternativa penne al burro, e fettine, costate e tonno in scatola dalla mattina alla sera...wowowowwwwwwww!!! la sera opta per una piadina, con un bel po' strutto dentro e naturalmente farcita porchetta o mortadella...
- ci si mette tanto tempo per preparare da mangiare per un vegetariano.
cazzata. Nel frattempo che metti su l'acqua per la pasta, prepari un sugo veloce con soffritto di cipolla e zucchine, non serve cuocerle fino a disfarle...
- ma non è triste mangiare solo verdure?
beh, intanto pensa se è meno triste mangiare qualcosa di morto sul piatto, che ha previsto l'uccisione di un essere vivente. Poi rifletti se per te è triste mangiare colorato come accade per chi mangia tante verdure, o accontentarsi del solo colore rosso/marrone ed eventualmente accostato a qualche rigagnolo di sangue... pensa e poi prima di parlare di tristezza connetti il cervello. E poi un vegetariano non mangia solo verdure, ma anche cereali, legumi (vuoi mettere quelle arancioni che sorriso ti fanno dal piatto ^^ )
- voi vegetariani siete tristi
altra grande balla gigantesca, ma cosa vuoi, non hai mai visto l'altra parte della medaglia, quella di diventare e sentirsi vegetariani. Apre la mente a nuovi mondi, ami la vita in ogni aspetto più di prima, ne guadagni in salute e ridi ridi ridi!!! e prima di criticare a priori, prova a vivere quello che vivono gli altri. In tutto e ogni circostanza.

Una rinfrescatina alle idee ogni tanto ci vuole, soprattutto quando spesso ti senti fare queste domande da chi manco osa mettersi in discussione e parla per sentito dire.
Prima provare, poi criticare e giudicare, ok????

lunedì 10 ottobre 2011

Penna Serena

Lo scorso weekend ho avuto il piacere di conoscere un amica di Mari, Serena, una ragazza di Modena con cui ho avuto il piacere di trascorrere un po' di ore tra venerdì e sabato!
E proprio con lei, sedute di fronte ad un caffè - concedetemelo, devo ancora riprendermi dall'esame, e della caffeina, mio pseudo-nutrimento nel mese di settembre, ne ho ancora bisogno - parlando di cosa volevo preparare per pranzo, m'è venuta questa idea semplice e veloce, che chiude in bellezza la stagione estiva.
Ingredienti (x 2)
3 peperoni di media grandezza
aglio
olio d'oliva
semi di sesamo
sale rosa aromatizzato
penne o altra pasta corta

Prima di tutto mettere a bollire l'acqua e pesare la pasta. Io e marito siamo buone forchette, non ci accontentiamo degli 80 grammi a testa, almeno 100 a me e un po' di più a lui non ce li tolgono nessuno!
Mentre l'acqua prende il bollore, lavare, pulire e tagliare a listarelle sottili i peperoni (gli ultimi dell'orto, quest'anno ci hanno veramente preso per la gola, ne son venuti molti, sani, belli e colorati - che andremo a cucinare in una pentola dai bordi alti in cui prima avremmo fatto appassire uno spicchio d'aglio. Lasciare che i peperoni perdano un po' del loro tono, salare e aspettare che asciughi gran parte dell'acqua che hanno rilasciato, e poi frullatore ad immersione, e rendere il tutto una poltiglia.
Poi tostare i semi di sesamo fino a quando iniziano a saltare sul tegame e subito spegnere il fuoco! se cuociono troppo diventano amari!!!!
Nel frattempo cuciniamo la pasta, la scoliamo, la amalgamiamo alla crema di peperoni. Poi impiattiamo e cospargiamo il tutto con il sesamo....


E un pensiero alla zio Renato che stanotte ci ha lasciati, lui che incosapevolmente mi ha avviato ad uno stile di vita naturale, vegetariano e salutistico. Collaborò con Luigi Costacurta e la scelta di frequentare l'Accademia di naturopatia di Trento fu proprio per la fiducia che lui riponeva in questa struttura. Ricordo ancora il brillore degli occhi quando lo incontrai e gli dissi che scelta avevo intrapreso....le sue ultime parole udite dicevano che bisogna spezzare le barre che la società si porta avanti da generazioni, passo passo, sarà dura ma con tenacia si raggiungerà parte degli obbiettivi che ci si pone. Un'altra sua raccomandazione fu ed è di non aver paura ad affrontare temi forti e vivere uno stile diverso dalla massa, che lui l'aveva vissuto negli anni 80 e in quei tempi sì che era difficile!

E come salutava lui.... Salute!!!!!

domenica 9 ottobre 2011

Oggi si parla di Rock

"Zia sei bella e lo zio non riesce a resistere alla tua bellezza".
Questo è il ricordo della mia giornata di giovedì, con la piccola A. che mi ha lasciato un bellissimo bigliettino che ho appeso ad un pensile della cucina.
I bambini non giudicano, quello che vedono, sentono, odorano, lo esprimono, e questo è quello che mi piace nel passare del tempo con loro.
Dopo aver fatto un po' compiti, letto una favola africana sulla giraffa superba e la scimmietta furba e agile e poi colorato, ci siamo messe a pastrocchiare.
Ho lasciato scegliere ad A.la ricetta, ne avevo tratte un po' dalla rete, e quella prescelta è stata questa di B per Biscotto, i Rock cakes al muesli, i famosi biscotti di Harry Potter, saga che non ho letto, ma mi fido di Annamaria e di come ha descritto bene tutta la storia!!!

Abbiamo preso 200 farina "0", poi aggiunto un pizzico di sale una spolverata di  noce moscata in polvere - e qui A. "ma è forte" -  mezzo cucchiaino di cannella in polvere - "buona la cannella, che buono quest'odore, sa di Natale" -  100g burro freddo  e del lievito (noi Cremor Tartaro) e mescolato tutto assieme. Ce n'è voluto un po' a mescolare il tutto, e A. c'ha messo tutta la sua energia!
Aggiunto 50g zucchero di canna Muscovado  e 150g muesli e per aiutarci ad amalgamare  ci siamo fatte aiutare da un po' di latte di riso (la ricetta originaria non lo prevede! ma in extremis....m'è servito!!!) e poi infine un'uovo sbattuto.
Acceso il forno a 200°C e poi ricoperto di carta da forno due teglie rettangolari.
E qui, abbiamo iniziato a fare delle palline con il composto e arrotolate in un mix di Muscovado e cannella, e riposte poi sulle teglie.  Le abbiamo tenute un po' separate, come consigliato da Annalisa perchè si allargano in cottura! Dopo 15 minuti, ne sono uscite dei biscottini, un po' tanto allargati rispetto alla ricetta originaria, ma veramente buoni!!!
A. era soddisfattissima!dopo il pomeriggio è proseguito con una piccola passeggiata a vedere le galline dei miei suoceri, a rincorrere dietro ai polli del vicino che razzolano nel mio giardino, a bere  il thè delle signore, con biscotti e tazze eleganti, in stile brittanico :) divertentissimo! e poi ancora giochi, mentre ripetevamo la poesia dei conigli da imparare a memoria, e infine a sfogliare libro degli animali di quand'ero piccola io con foto di tanti animali! Il pomeriggio è volato, e l'entusiasmo per entrambe era altissimo!
Ci siamo avviate a casa con i Rock cakes, che A. ha condiviso con i genitori e gli altri fratellini! ^^

Questi rock cakes cascano a pennello con un'affermazione che mi ha fatto molto riflettere in questo weekend...perchè di rock, ed essere rock voglio accennare.
Era stato il tormentone di Celentano, essere rock contrapposto all'essere lenti. E venerdì sera, a una bellissima serata con amiche, mi è stato detto che non sono rock...(diciamo che chi me l'ha detto non mi conosce, forse la cosa che mi ha colpito di più è stata la sparata di giudizio senza avere la minima idea di chi io sia, e per chi mi conosce bene, queste sparate mi fanno inviperire, sono parole al vento e dette tantoperdirequalcosasennòchedico e dimostrano poca profondità...mai fermarsi all'apparenza). E così eccomi a pensare a cosa significa essere rock. Perchè quando a Elena dici qualcosa, dilla per bene perchè lei annota e se la ricorda e se ne va ad approfondire anche!
Rock: roccia. Questa l'esatta traduzione della parola. Ecco quindi che essere rock è essere duri e forti, determinati, pronti a farsi calpestare (la roccia lo fa, no??) ma a non farsi distruggere, rotolare- il roll -, e poi trovare una nuova posizione. E quindi adattarsi a nuove situazioni, le proprie situazioni  individuali, senza    coinvolgimenti con il resto del mondo che non può compenetrare la roccia, che resta solo la propria essenza.
A questo punto dico che mi ci ritrovo. La mia vita m'ha messo spesso di fronte a situazioni estreme che poi mi hanno portato ad adattarmi e rendermi conto che la forte corazza che ho è tenace, mi protegge e mi fa andare avanti.
 E comunque, anche se dovessi apparire "lenta" perchè ho abitudini che sembrano estreme, perchè amo essere chickosa o chissà perchè altro, beh dico solo che uno dei miei idoli musicali, Eddie Vedder, voce dei Pearl Jam,  è  prima di tutto rock e poi rocker, cantautore impegnato, attivista ecologista e vegetariano.
 Quindi, togliamo i paraocchi e andiamo oltre.

giovedì 6 ottobre 2011

Lamentele pastrocchi e incanti

Tutti dicono che oggi sarà l'ultimo giorno di caldo, vabbè annotiamolo e ricordiamolo. Poi tra un mese sarà già novembre, magari arriva la neve e questo rimane un remoto ricordo, e si inizierà a sentire le lamentele che fa troppo freddo, troppo umido o troppo caldo per l'inverno alle porte, insomma...lamentele, lamentele e lamentele che mi mettono addosso un'intolleranza alle lamentele da paura! Come rimediare a questo? Non lo so...necessito di aiuti, perchè è l'unica cosa che non tollero (a parte le persone maleodoranti, qui è questione di naso mannaggia!!! ce l'ho sopraffino!!!)

A parte questo, la mia mamma di pasta mi sta dando già delle soddisfazioni: l'ho già alimentata con un po' di farina e acqua, lei sbuffa qualche bolliccina, ed ha un odore schifido e acidissimo. Bene direi.... io la coccolo e le parlo, l'ho accolta a braccia aperte, s'è impossessata del miglior spazio in cucina, e lì la lascio. E' curiosa, e ogni tanto le faccio sbirciare il mondo dall'oblo del telo che la ricopre...sono veramente esaltata dalla chimica e dall'influenza dell'energia  che traspare da questa pastella...mi incanto a guardarla...

Tra breve la mia casa si trasformerà in una pasticceria! Avrò A. ospite da me, quasi 7 anni di dolcezza, figlia di amici, e l'adoro! A lei piace pastrocchiare in cucina, vorrebbe diventare pasticcera, e quale miglior occasione se non con la zia Elena? Ho già qualche ideuzza in mente, biscottini per lo più, qualcuno tratto dalla rete, altre dalla mia raccolta di ricette...farò scegliere a lei, e poi vi farò il reportage! A presto!

lunedì 3 ottobre 2011

Oggi si inizia con la mamma

Si gode del sole, alto e caldo, e io sono felice, attendo l'autunno climatico che già assaporo nei piatti, ma tendo a farmi coinvolgere sempre dal presente, e così prendo ciò che natura offre, e domani se tutto va bene, tappa al mare :)
Ieri il mio giro a Libri in Cantina, mi ha portato ad acquistare questo libro " Facciamo il pane - Manuale pratico per imparare a fare il pane con il lievito naturale" di Annalisa De Luca edito da AM Terra Nuova.
Finalmente mi sono regalata una guida dove poter attingere i segreti per un'ottima pasta madre da unire ai vari segreti carpiti dal web in qua e in là.
Oggi giro al negozio Bio per recuperare farine e si inizia.
Mi emoziona questa cosa, ma credo sia una bel inizio per rilassarmi dopo le fatiche sui libri.
Tutti mi chiedono se sono in relax: no, ancora non ci riesco, l'ho idealizzato, ma ancora non mi viene di distendere muscoli e nervi.
Ora vado a farmi coccolare dalla mia amica Marika, un giro per Oderzo, gelato e 4 ciacole!

domenica 2 ottobre 2011

Porro sapore d'autunno

Prima domenica di libertà...che faccio?
Beh, prima cosa pensare al relax. Non è proprio così automatico sciogliere le tensioni, ma almeno realizzare che ci si può arrivare a passettini è buona cosa.
In frigorifero ho ben poco, però pensavo di riproporre per pranzo questo piatto veloce gustoso e autunnale, che almeno l'autunno arrivi nel piatto! Sembra essere d'estate, qui la gente ancora va al mare, ci sono 28 gradi, si sta benissimo. Ma io sono una tipa stagionale: ad ogni equinozio e ogni solstizio cambio stagione e mi faccio coinvolgere da quello che vuole trasmettermi il tempo che scorre. Almeno qualche foglia cadere si vede, e lo stesso per i loro colori, che iniziano ad essere cangianti, giallo-rosso-marrone-giallo-verde scuro-rosso cupo...
Ritornando ai fornelli!
Veloce Veloce, questa ricettina gluten-free!
Premunirsi di un porro - io quello dell'orto profumato e saporitissimo - e affettarlo sottilmente. Cospargere di olio una pentola, metterci il porro, una manciata di uvetta e lasciar rosolare per 15 minuti aggiungendo dell'acqua per non farlo friggere. Poi unire del grano saraceno - per 2 100 grammi almeno - e con del brodo vegetale precedentemente preparato, cucinarlo a mo' di risotto. A metà cottura, dopo circa 10 minuti, unire 2 cucchiai di pistacchi tritati - io quelli di Bronte presi al VeganFest di Camaiore, già pronti tritati - e proseguire con la cottura. Quando si è raggiunto la cottura, mantecare con dell'olio di oliva, e poi inpiattare, cospargendo di altro pistacchio tritato!

Bontà assicurata!

Oggi per farmi un giretto nei dintorni, vado qui a Libri in Cantina, sarà un giro in solitudine mentre marito è via con la squadra di calcio....Quel che ci vuole, adoro starmene con i libri fai da me...con i miei tempi soprattutto...
E poi vi ricordo la settimana mondiale Vegetariana: INVITO  chi già lo è vegetariano/vegano che sia testimone,(non sono attivista, ma mi sforzo di essere parte attiva di quello che sento, e promuovo fai da me ^^, sempre e comunque durante tutto l'anno, con amore verso ogni essere). Mentre per chi non lo fosse ancora vegetariano/vegano  proponogo un "fioretto", almeno provarci, capire cosa significa e perchè, avere l'intenzione di amare la terra e la natura, un po' più di quello che si fa ^^. Non è uno sforzo, non è rinuncia e solo amore ^^

Buona domenica! E.

sabato 1 ottobre 2011

Un cocomero felice


Inizia così....

"Conosco un cocomero tondo, tondo

Che voleva essere il più forte del mondo
Che voleva tutti quanti superare
Un bel giorno si mise a... cantare:
LA LA si mise a cantare!"

La filastrocca che mi è venuta in mente ora, per rallegrarmi, che rappresenta la mia felicità ora, in questi istanti, che mi dà un sorriso immenso!!!
Ebbene sì, grande annuncio: GLI ESAMI SONO FINITI!!!!

Una giornata estenuante, l'ultima prova che mi rimaneva è stata iridologia, mi hanno svenato, ribaltata dentro e fuori, ma alla fine sono soddisfatta del risultato, e quell'ultima riga sul libretto degli esami riporta la data del 01 ottobre 2011! Soddisfattissimaaaa!!! Iridologia è lo scoglio che tutti vogliono oltrepassare indenni, ma la prova è la più dura, quella professionale! quella in cui ogni segno ha un suo valore, ma tutto può essere tutto e niente. Insomma, grattacapi veri e propri, analogie e interpretazioni, una vera passione, tutto si intreccia, la nostra vita viene trascritta nell'iride...io mi ci perdo, e mi lascio trasportare...

Ora relax, recuperare e le forze, e necessità di contatto con la natura....

Verde, relax, verde, relax...... (mantra del mio Sole ^^)






















E.