domenica 21 aprile 2013

Ballate di China


Erica Boschiero e Paolo Cossi. Il nord-est riesce a offrire arte di qualità, e loro sono l'esempio della fusione tra due mondi completamenti diversi tra di loro.
Ieri sera ho avuto il piacere di incontrarli nuovamente a Croce di Musile di Piave (VE), in occasione di una serata organizzata dall'Associazione tra Nigeriani a Venezia e dintorni e il Comitato del Veneto Orientale per l'immigrazione, una rassegna di eventi legati all'integrazione multietnica.
Il loro spettacolo "Ballate di China", ove si  fondono la musica ricercata di cui Erica è autore e interprete con la sua chitarra,  con   la china e un foglio di Paolo che interpreta i testi in diretta, nel mentre la canzone giunge all'orecchio degli spettatori, e il proiettore ci riproduce pari pari quanto le mani di Paolo creano. Come ha detto ieri sera Erica, si tratta di un'esaltazione dei sensi, chi ascolta si porta a casa il ricordo di quella canzone perchè l'ha vista trasposta dalla china di Paolo. Un regalo che loro due artisti si fanno, per esaltare la loro arte. Credo che sia stata una bellissima e umile  confidenza che ci è stata donata, spesso non vengono comprese le necessità di chi vive per la propria passione artistica; l'ho veramente interpretato come un intimo segreto condiviso con tutti noi presenti.
Erica, nel suo sito potete veramente capire chi sia.  Una voce spettacolare, che esula dagli schemi rockettari che piacciono a me, ma cattura l'attenzione con la sua chitarra e semplicità,  i  testi impegnati che arrivano dentro. Di lei mi colpisce, oltre la bravura, il sorriso che conquista, e l'attivismo e la volontà di portare la sua arte a contatto con solidarietà e la giusta causa. Scopritela se seguitela. Non rimarrete delusi.
Di Paolo Cossi, vi invito a vedere il suo blog, a scoprire le sue pubblicazioni, i premi vinti, il tratto così veloce e risolutivo.Rimani a bocca aperta. Nel comodino, tra i vari libri da leggere che ho, ce ne uno suo "La storia di Mara", la vita a fumetti di Mara Nanni,brigatista che lui incontrò e della quale decise di scrivere la vera storia. E così altre biografie narrate con matita e china, quella di Hugo Pratt, di Mauro Corona, oppure i ritratti di donna o le tematiche sviluppate dai suoi viaggi. Intuizione, amore per la natura, semplicità e un sorriso che non dimentichi, questo è Paolo Cossi.

Scusate, il filmato non è di qualità, solitamente non amo usare la tecnologia in queste occasioni, ma ci tenevo particolarmente a questo pezzo, decisamente dalla parte degli animali, un punto di vista che spesso dimentichiamo, e giustamente esaltato dalle corde di Erica, e dalla china di Paolo. Ci stava nel mio salottino, un grazie a loro...



sabato 20 aprile 2013

Incazzosa nevrosi.

Signori.
Cambiamento: è questo che pretendo da cittadina,che crede nel presente per costruire un futuro credibile e vivibile nel nostro paese.
La riconferma di Napolitano è la corruzione del'intero sistema politico.
Politica che non esiste più, quella studiata nei libri, che formava gli uomini, che forniva gli ideali.
Esiste un sistema, creato ad hoc, che prende in giro tutti gli elettori. Un sistema di corruzione, di accordi, di esaltazione economica, lo sappiamo e comprendiamo tutti.
Ora l'impotenza, da cittadina, mi impone una crisi di incazzosa nevrosi.

venerdì 19 aprile 2013

Momenti di poesia

Momenti di poesia.
Così si dice. Nei modi di dire, che nella maggior parte dei casi non ammetto nel mio colloquiare e scrivere, cerco sempre di dare un senso logico, ricercato da me, non da web ed enciclopedie.
Ecco quindi che in "momenti di poesia" ritrovo quelle sensazioni che la lettura o scrittura di una poesia mi trasmettono. Sono vere emozioni, maggiori e assolute rispetto alla lettura di un libro. La poesia ci offre questo, riporta a galla la nostra essenza, il nostro sentire sottile, assopito dalla quotidianità, dalla frenesia. E' estasi portata a parole, e tramutata in brividi e batticuore, e sensazioni di ogni tipo che viaggiano attraverso i nostri sensi, ovunque. Sono i messaggi che il nostro io profondo, anima, o come preferite chiamarla, invia al nostro corpo, che diventa messaggero e traduttore.
Leggere poesie, dovrebbe diventare la nostra pillola quotidiana. Una meditazione attiva e molto semplice, che non implica scuole e studi. Solo lasciarsi trasportare e cullare.

A me le poesie piacciono. In questo mese di aprile, costretta a tantissime corse e frenesia, ho avuto la possibilità di essere ripagata con tante piccole cose e momenti molto intimi, momenti di poesia. E sono grata per essermene accorta. Stiamo perdendo questa capacità di essere intimamente vicini a noi stessi e non ci accorgiamo delle piccole cose.
E mentre me li ripasso in testa, li definisco "momenti di poesia" e caspiterina, a me non piacciono i modi di dire, eppure in questo caso, me lo perdono perchè ci credo profondamente.
E quindi, mi regalo anche qualche poesia in più da leggere, per non dimenticarmene di questo profondo appagamento che riesce a dare...
...quindi vi lascio  questa di Neruda, un po' perchè  a me piace tanto lui, un po' perchè nominato di recente...

"Bimba bruna e flessuosa, il sole che fa la frutta,
quello che riempie il grano, quello che piega le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso del'acqua.

Un sole nero e ansioso si attorciglia alle matasse
della tua nera chioma, quando allunghi le braccia.
Tu giochi con il sole come un ruscello
e lui ti lascia negli occhi due piccoli stagni scuri.

Bimba bruna e flessuosa, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell'ape,
l'ebbrezza dell'onda, la forza della spiga.

Eppure il mio cuore cupo ti cerca,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce disinvolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
come il campo di grano e il sole, il papavero e  l'acqua."

mercoledì 17 aprile 2013

...e non arriva mai a caso..

Pensieri veloci attraversano istanti di vita...
e ti ritrovi, felice e cantante, mentre sfrecci in macchina,
un'ape appesa al bordo del finestrino ti fa compagnia...
fluttuante...
mi faccio cullare,
ogni volta è così... e la musica non arriva mai a caso...

E.

lunedì 15 aprile 2013

Dialogo.

Il silenzio.
e del silenzio.
Sfoglio le pagine del mio blog, e sorrido alle fasi evolutive del mio percorso. Mi piace scrivere, lo faccio per dare un senso a quello che sono e faccio, lasciandone traccia per  me stessa.
Proprio in questi ricordi Solari, ultimamente mi sono spesso domandata  cosa mi gratifica di più, tra i vari piacere di cui amo attorniarmi.
E credo che il silenzio ricopra una grande parte del mio piacere.
E il silenzio, nella mia concezione, non diventa assenza di suoni, ma assenza di rumori e distrazioni, assenza di  lamentele e chiacchiericci. Nel silenzio riesco a gustarmi un bicchiere di vino, a osservare la natura, a percepire il battito del mio cuore, vedere i miei nervi che si contraggono, cogliere i segnali che la mia anima  vuole trasmettere attraverso il  corpo, utilizzare ogni mio senso alla potenza massima, nella loro espressione esterna, ma anche quella interiore, così sconosciuta, ma così importante per la conoscenza di sè stessi.
Non è  solitudine, riesco a starmene in silenzio anche in compagnia (di qualità e ridotta ai minimi), mentre ascolto musica, estraniandomi ed entrando in stretto contatto con me stessa. Si tratta di selezionare e non di ignorare.
Più di ogni altro periodo della mia vita, trovo serenità assoluta solo quando riesco a godere del silenzio.
E nelle foto che seguono, questo ne è stato un esempio. In una Erto eccitata da moto, e appassionati urlanti arrampicatori, sono riuscita a farcela ... e qui credo di essere arrivata a cogliere quella necessità interiore, di starmene in silenzio, dando priorità alla mia anima...